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domenica 15 novembre 2009

Recensione di Flos - latino da favola

E’ un babyromanzo linguistico per unità lessicali e culturali e, come per ogni flos, la speranza di un frutto maturo. Il Latino da favola di Roberta Magnante Trecco è la riflessione sulla genitorialità della langue (paterna/latina e materna /quella d’uso) che si costituisce familia tra i primissimi banchi di scuola. Le premesse del lavoro non possono che configurarsi nella memoria montessoriana: “la lingua di Roma è una lampada che vivifica e illumina tutto il nostro patrimonio culturale, e dev’essere facile fino a lei; essa deve essere resa fluida, gioiosa, accessibile alle menti infantili, suscitando vita e interesse intorno alle altre materie d’insegnamento, affermandosi realmente come genitrice della nostra”. Parole, quest’ultime, del 1930, degne di inserirsi autorevolmente, come una voce ricca di suggestioni sull’attuale questione del latino, per le esperienze vive e costruttive quali il libellus di sapore classico dell’autrice e collega aquilana.

Francesco Polopoli
Docente liceale San Giovanni in Fiore (CS)
Critico letterario-unione Artisti Operatori Culturali